Il palo telescopico è la piattaforma strumentale su
cui sono posizionati tutti gli strumenti utilizzati per la misura dei flussi
verticali turbolenti, ha una quota massima di 9m con un carico massimo di 10 kg, mediante un sistema
pneumatico, ovvero una pompa manuale che permette di sollevare le diverse
sezioni del palo (5 sezioni) fino ad allungamento completo. Nella maggior parte
delle campagne di misura si è utilizzata la configurazione che prevede la
presenza di due pali, posti l’uno dall’altro a distanza variabile tra 6m e 10m.
In cima ad ogni palo è sistemato un raccordo, appositamente costruito, per
reggere la barra orizzontale, sulla quale sono agganciati i supporti costruiti
per alloggiare i vari strumenti. In questa configurazione, gli strumenti sono
montati alla quota massima, tutti al di sopra del palo stesso, per minimizzare
i problemi di distorsione del flusso dovuti all’effetto torre. La distorsione
del flusso in questo caso potrebbe derivare unicamente dalla presenza degli
altri strumenti, inevitabilmente posti uno accanto all’altro. Si presenta,
inoltre, la distorsione del flusso dovuta ai supporti (sbarra, basette di
appoggio e scatole di protezione) e la distorsione dovuta all’anemometro
stesso, che, nel caso degli anemometri della Gill Instruments, è corretta, in
parte, in fase di calibrazione.